


ALIMENTATORI INTEGRATI
SERIE AI
POTENZA DA 1 A 7,5 KVA, 220/240 V GRADO DI PROTEZIONE IP20
I più importanti sono: la sicurezza per le persone e la continuità di esercizio.
Gli alimentatori integrati IREM serie AI riescono a soddisfare le suddette necessità in quanto:
- al loro interno sono installati i dispositivi necessari alla sicurezza;
- i locali ospitanti le apparecchiature elettriche e radiotelevisive sono accessibili esclusivamente a personale specializzato quindi con alta capacità tecnica;
- tutte le apparecchiature devono avere le parti sotto tensione protette da barriere rimovibili esclusivamente mediante attrezzi

SICUREZZA PER LE PERSONE
- i locali ospitanti gli apparati di telecomunicazione siano accessibili esclusivamente a personale specializzato
- tutte le apparecchiature abbiano le parti sotto tensione protette da barriere rimovibili esclusivamente mediante attrezzi
- gli impianti elettrici siano costruiti a Regola d’Arte.

SICUREZZA DI ESERCIZIO
Considerando gli elevati costi derivanti dai guasti sugli impianti e soprattutto i mancati introiti causati dall’interruzione del servizio, la continuità di esercizio riveste un’importanza fondamentale. Il primo fattore di rischio per gli impianti sono sicuramente le scariche atmosferiche. Per effetto dell’accoppiamento dei campi elettromagnetici e della trasmissione per conduzione tramite i cavi di alimentazione, i fulmini fanno sentire il loro effetto su utenze installate entro qualche chilometro dal punto di impatto. Negli apparati per telecomunicazioni il problema delle scariche atmosferiche non solo è sempre presente a causa della posizione orografica in cui sono installati gli impianti, ma è anche il più difficile da affrontare.
Le protezioni contro sovraccarichi e cortocircuiti sono invece realizzabili senza grandi difficoltà tramite un opportuno dimensionamento delle stesse.
Per la protezione contro i contatti diretti è invece sconsigliabile l’uso di interruttori differenziali che possono provocare la disinserzione intempestiva del carico a causa di sovracorrenti di piccola intensità generate da fenomeni anche solo induttivi.
CONTROLLO E FUNZIONI




a. Uno scaricatore spinterometrico di corrente da fulmine autoestinguente a soffio magnetico.
Questo componente è caratterizzato:
- da un’alta precisione della tensione di innesco con qualunque forma d’onda di sovratensione;
- dal ripristino delle normali condizioni di funzionamento dell’impianto mediante l’interruzione della corrente d’arco al suo primo passaggio per lo zero dopo l’esaurimento dell’onda di sovratensione;
- dalla capacita di sopportare correnti con valore di cresta di 100 kA (10/350 μs), carica di 80 As ed energia specifica di 1,25 MJ/Ω,
- da autorigenerabilità. Grazie a ciò lo scaricatore non deve essere sostituito come succede invece con altri sistemi di protezione da sovratensioni.
b. Un interruttore magnetotermico che funge da protezione contro eventuali cortocircuiti e da interruttore generale. Per evitare aperture intempestive causate da sovracorrenti impulsive generate da scariche atmosferiche ha una caratteristica di intervento magnetico elevata. Quattro interruttori magnetotermici di protezione delle linee di alimentazione dell’apparato ricevente, dell’apparato trasmittente, degli apparati ausiliari e delle utenze di servizio. Per garantire un elevato livello di isolamento rispetto alla struttura metallica, i 5 interruttori sono fissati ad un supporto in vetro-poliestere ad alta resistenza meccanica.
c. Un trasformatore di isolamento monofase conforme alla Norma EN 60742 dotato di schermo elettrostatico tra gli avvolgimenti. Esso oltre a separare galvanicamente l’impianto dalla linea, assicura una buona attenuazione dei disturbi condotti di modo comune e trasverso. La connessione alle uscite e possibile tramite prese multistandard e una presa CEE (solo nel modello da 6 kVA);
d. Un sorvegliatore di resistenza di isolamento con segnalazione tramite contatto riportato a morsettiera. Esso interviene quando l’isolamento è inferiore a 100 kΩ.